mercoledì 27 giugno 2007

La Fenice Danza



















Domenica 15 luglio 2007 presso il teatro La Fenice di Venezia la più importante coreografa di danza contemporanea presenterà il suo spettacolo Agua dopo aver ricevuto il leone d'oro lo scorso giugno.


Pina Bausch

Pina Bausch nasce il 27 luglio 1940 a Solingen e nel 1955 entra nella Folkwang Hochschule diretta da Kurt Joos, dove si diploma tre anni dopo.
Dopo la seconda guerra mondiale alcuni artisti, tra cui la Bausch, reagiscono assumendosi una fetta di responsabilità del lavoro di ricostruzione e decidono di far entrare la realtà sociale nella danza, investendola di una funzione più ampia rispetto a quella puramente estetica.
Il suo vero debutto coreografico risale al 1968: Fragmente su musica di Bartòk.
Il suo repertorio è ad oggi talmente vasto e articolato che rucordiamo solo alcuni capolavori spiccano Blaubart del 1977 e Café Muller e Kontakthof del 1978.
La Bausch, senza bisogno di denunciare platealmente la sua rottura con la tradizione, la attua. Prende una direzione innovativa, donando ai corpi la possibilità di parlare di temi universali, alternando la critica all'ironia, cercando l'essenzialità ed il realismo, utilizzando la vocalità ed il silenzio, il gesto quotidiano e l'immaginazione pura dei bambini.
Nel 2004, alla Fenice di Venezia, ho fatto esperienza diretta della qualità raggiunta dal suo lavoro, assistendo a Fur die Kinder von gestern, heute und morgen. Il palcoscenico, trasformato in una scatola bianca apparentemente rassicurante, smaschera le menzogne e mette in evidenza i dettagli. Al suo interno gli individui, inizialmente imbrigliati in stereotipi, egoismi, condizionamenti che gli impediscono di incontrarsi, abbracciarsi, guardarsi, darsi un bacio che non sottenda ad un ricatto, riscoprono attraverso la leggerezza di una corsa e del gioco la possibilità di stare nel presente, accogliendolo, mantenendosi flessibili e prendendosi meno sul serio. E lì comincia la vita.
Nonostante la libertà espressiva che distingue il teatro-danza dal repertorio classico, é possibile individuare anche in esso dei motivi compositivi ricorrenti: la ripetizione (che diviene il mezzo per rendere un concetto incisivo), la variazione "quasi musicale" d'un motivo di base (che rivoluziona il rapporto tra suono e movimento), la drammaturgia dei contrasti (per creare emozioni attraverso una continua tensione tra opposti).
Per ciò che concerne lo stile, le "pose del passato" non esistono più, se non sottoforma di citazioni. Allo stesso modo, la consuetudine di strutturare le scene di uno spettacolo in ordine cronologico e in maniera unidirezionale viene sostituita da un coinvolgimento attivo degli interpreti, dal loro lavoro preliminare di immedesimazione, di messa in discussione e di indagine sulle "memorie" personali riguardo gli argomenti trattati, dall'improvvisazione per raccogliere le idee ed i materiali che solo in seguito verranno rielaborati ed assemblati. La coreografa racconta: "A partire da un certo momento comincio a combinare le cose tra loro. I miei pezzi non si sviluppano dall'inizio verso una fine precisa. Essi si muovono dall'interno verso l'esterno". Questo, probabilmente, è il motivo per cui arrivano dritti al cuore dello spettatore.
Agli interpreti è richiesto di dedicarvi buona parte di sé e della propria esistenza, scardinando le "gabbie", sfuggendo alle definizioni e ritrovando l'unità con le proprie componenti irrazionali.
Non c'è esibizione, ma verità.

È l’artista e coreografa tedesca Pina Bausch il Leone d’oro alla carriera del 5° Festival Internazionale di Danza Contemporanea (14 - 30 giugno 2007). Il riconoscimento a Pina Bausch è stato proposto dal Direttore del Festival con questa la motivazione: “Pina Bausch è un'artista che ha segnato una nuova via originale all'espressione scenica del corpo danzante e parlante, influenzando non soltanto la danza contemporanea, ma anche le arti ad essa contigue, mutandone gli orizzonti. La Bausch è una coreografa che ha innovato il teatro, rendendolo più che mai fisico e musicandone la drammaturgia: una regista che ha firmato montaggi sapienti di passi, suoni e testi per raccontare con la danza storie di persone, di individui, di vite, raggiungendo un pubblico tanto numeroso e vario, come la danza non aveva mai incontrato prima”.

martedì 5 giugno 2007

Bar Boon Band














Bar Boon Band è uno spettacolo di gente di strada

Raccontiamo di strade difficili, di stazioni, di persone oltre il confine.
Una parte di società dove sei proprietario solo di un sacchetto di plastica con dentro panni sporchi,
dove dormi su un sacco della spazzatura come cuscino.
Se ti è rimasta poca salute, consolati, potresti rischiare di perdere presto anche quella; un mondo dove anche un calzino è importante, a volte vitale.
E se creperai come un cane malato e randagio per overdose o per l'alcolismo,
il problema del "cittadino" sarà il misurare la sua sicurezza in base alla distanza da te e da tutto questo. Una parte dove stanno droga, difetti, alcol, disperazioni, ma anche tante speranze. Un mondo che viviamo anche attraverso la musica e la poesia, con un grosso filo di semplice ottimismo. Venire al Bar Boon ti richiede di dirti, anche solo per una sera, da che parte stai. Se ti senti parte di un mondo perfetto, giusto, super abbronzato, manageriale, efficiente ed impeccabile stai a casa.

venerdì 1 giugno 2007

Teatri delle mura



















Festival Teatri delle Mura 2007

Alla sua IIIa edizione il Festival Teatri delle Mura cresce e si rinnova: mantenendo la propria vocazione di vetrina della produzione teatrale padovana, il Festival guarda alla scena nazionale e trasforma la città di Padova in un palcoscenico naturale.
Il Festival nell'edizione 2007 fa delle proprie antiche mura un luogo di esperienze e di incontri tra artisti e spettatori. Uno spazio fisico per lo spettacolo dal vivo, ma anche un luogo del pensiero perchè le mura non siano piu' una difesa, ma il teatro di una città che cambia, che si apre, che vuole fare della cultra la testimonianza del futuro.
Saranno quattro le sezioni del festival, per altrettanti percorsi e suggestioni: INCONTRI, INVASIONI, OFFICINE, EXTRA-ORDINARIO, OFF per un cartellone articolato e vivacissimo.
L'edizione 2007 del Festival si propone come un nuovo luogo di esperienze e di incontri tra artisti e spettatori.
Per info e programma: www.teatridellemura.it

10 righe in teatro


Volevo raccogliere tutte le 10 righe che abbiamo portato in teatro, quindi comincio... attendo anche le altre sui commenti.

Al bar Sport non si mangia quasi mai. C'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: "La meringa è un po' sciupata, oggi. Sarà il caldo". Oppure: "È ora di dar la polvere al krapfen". Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva. Subito nel bar si sparse la voce: "Hanno mangiato la Luisona!".

(Stefano Benni,Bar Sport)